Tre casi in ventiquattro ore scuotono il colosso UBS

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

Sono tre in meno di ventiquattro ore le “tegole” arrivate da ex dirigenti di UBS, che hanno posto nuovamente sotto i riflettori i metodi adottati dalla banca svizzera. Il caso di Renzo Gadola, fino al 2008 dipendente dell’istituto di credito che si è riconosciuto colpevole di concorso in evasione fiscale (dopo che i giudici della corte americana di Miami avevano dimostrato il suo coinvolgimento nelle frodi ai danni degli Usa perpetrate da un cliente del colosso bancario svizzero) non era isolato.

 

Sempre nella giornata di ieri, altri due banchieri sono stati condannati: uno nuovamente per un procedimento legato ad una frode fiscale, un altro per un caso di insider trading. Igor Poteroba - che ha lavorato al Global Healthcare Group newyorkese di UBS - ha confessato infatti una truffa legata alla compravendita di alcuni titoli di fronte al giudice del tribunale di Manhattan Paul Crotty, e ha accettato di pagare una multa di 465 mila dollari per chiudere l’inchiesta a suo carico. Nicos Stephanou - già in carcere da 19 mesi - è stato invece condannato dalla corte federale di New York per insider trading, nell’ambito dell’indagine che ha coinvolto anche l’ex manager del fondo Jefferies Paragon Fund, Joseph Contorinis.

 

Inoltre, un ex cliente sempre di UBS, Ernest Vogliano, ha ammesso di aver nascosto in un conto corrente aperto presso la banca svizzera 1,8 milioni di dollari, che sono stati così sottratti all’occhio dell’Internal Revenue Service statunitense.

( Fonte: www.valori.it)

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