La ricchezza della Cina? Concentrata in poche città
Metà della ricchezza prodotta in Cina dipende dall’attività economica di appena 35 città o aree urbane del Paese collocate prevalentemente lungo le coste. Lo rivela l’ultima analisi della rivista statunitense Foreign Policy combinando i dati diffusi dalle singole municipalità cinesi. Sebbene la definizione di “città” risulti piuttosto ampia (fino a comprendere aree molto vaste caratterizzate da una singola amministrazione locale), i numeri diffuse dalla rivista evidenziano un significativo fenomeno di disuguaglianzanon solo tra le aree metropolitane e quelle rurali ma anche tra la east coast e le zone centrali e occidentali del Paese.
A conti fatti, sottolinea ancora Foreign Policy, 20 città contribuiscono ciascuna per una quota di Pil superiore all’1%. La sola Shanghai nell’ultimo anno sarebbe stata responsabile del 3,8% della ricchezza prodotta nel Paese. La capitale Pechino si sarebbe piazzata al secondo posto (3,435) mentre Guangzhou (2,71%) avrebbe conquistato il terzo gradino del podio davanti a Shenzhen (2,55%) e Tianjin (2,53%). Nel 2013 il Pil della nazione è cresciuto del 7,7% superando quota 9.100 miliardi di dollari. La Cina si conferma oggi come la seconda economia del mondo.
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La mappa del Pil cinese su Foreign Policy (visualizza)