L'Islam entra in banca. Ecomomia e finanza islamica da Maometto fino ai giorni nostri - di Fabrizio Martalò

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

http://ecx.images-amazon.com/images/I/51dEMIwwOzL._.jpgAll'età di dieci anni il piccolo Maometto fu iniziato all'arte del commercio e accompagnò le carovane dello zio che attraversavano il deserto della penisola araba per raggiungere le città siriane. Più tardi, formò con la moglie un patto chiamato qirad che sarebbe, secondo lo storico Roberto Lopez, il modello della commenda, utilizzata dai mercanti italiani e giunta poi con alcune varianti sino alla città anseatiche della Germania settentrionale. Come ricorda Fabrizio Martalò in questo libro, Maometto amava i mercanti. Diceva che avrebbero goduto della felicità in questo mondo e nell'altro, dichiarava: "colui che guadagna denaro piace a Dio". Quando conquistarono le città bizantine della costa mediterranea, gli arabi trovarono fiorenti economie commerciali e divennero nell'esercizio della mercatura ancora più raffinati ed esperti di quanto fossero stati negli anni in cui i loro traffici erano prevalentemente continentali.

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