GIANCARLO MARCOTTI. WALL STREET RISOLLEVA LE BORSE. COMMENTO DI CHIUSURA 05/ 01/ 2011
E chi se lo sarebbe immaginato? L'ADP National Employment Report, un indicatore della variazione dell'impiego privato non agricolo, previsto a 100.000 unità, è schizzato a quota 297.000, ma allora l'economia americana è davvero in grado di continuare a creare posti di lavoro?
Il mercato ci crede ed il dollaro, in un secondo, guadagna una figura secca contro yen, passando da 82 a 83, mentre contro euro torna sul livello di 1,3150.
Al termine delle contrattazioni Parigi e Francoforte restano in territorio negativo recuperando però gran parte delle perdite, mentre Milano rivede la parità e Londra guadagna mezzo punto percentuale.
Non deve però ingannare la chiusura piatta del nostro indice principale, essa infatti è il frutto di variazioni significative di diversi titoli che si sono mossi in direzione opposta.
Abbiamo assistito infatti a ottime performances di alcuni settori, in particolare: telecomunicazioni (con Telecom in testa ai rialzi), tecnologici (con Stm che continua a volare) , chimici (merito di Isagro) e Automotive (ancora Fiat sugli scudi, ma è partito in orbita Pininfarina per le indiscrezioni cinesi), mentre fanno registrare cali superiori al punto percentuale l'edilizia (molto male Buzzi) e il commercio (sono continuate le prese di beneficio su Yoox e Coin).
Generalmente male i bancari, pesante Intesa (-1,79%), ma il segno meno ha riguardato anche la Popolare Milano (-0,93%), il Banco Popolare (-0,81%), Unicredit (-0,69%), Banca Mps (-0,46%) e Mediobanca (-0,44%), mentre Ubi Banca, in controtendenza, guadagna oltre un punto percentuale.
Facciamo infine notare il nuovo balzo di Diasorin ritornato prepotentemente sopra quota 33 euro e la conferma di Eni che si è avvicinato ai 17 euro, livello che non vedeva dallo scorso maggio.
Forse, a questo punto, alla base dei rialzi di questo inizio anno non ci sono solo motivazioni tecniche, ma anche economiche, c'è da augurarselo.
Autore: Giancarlo Marcotti