Debiti PA, il governo verso la tassa sulla sigaretta elettronica

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

http://img.plug.it/sg/notizie1024/upload/siga/sigaretta-elettronica-ap-367.jpgSpunta un balzello sulle sigarette elettroniche tra le ipotesi di "copertura" di una delle misure che potrebbero essere inserite nel decreto sui debiti della Pa. La novità sarebbe prevista da un emendamento dei relatori per applicare l'accisa anche su prodotti contenenti nicotina o sostanze sostitutive del consumo di tabacco.

Su un provvedimento di ampia portata, che libera 40 miliardi per i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, la norma sulle sigarette elettroniche è davvero una minuzia: darà al massimo qualche milione di euro di gettito. Ma certo rappresenta una novità. Attualmente sull'acquisto delle ricariche per le sigarette elettroniche viene pagata l'Iva mentre non si applica l'accisa prevista invece per il tabacco e i prodotti da fumo. La copertura verrebbe introdotta in un emendamento che prevede un ampliamento degli spazi finanziari che le Regioni avrebbero all'interno del proprio Patto di Stabilità per girare a Comuni e Province con la finalità di pagare investimenti, il cosiddetto "Patto di stabilità verticale". Per il decreto sui debiti della Pa domani sarà una giornata decisiva.

La commissione Bilancio della Camera si riunisce alle 10,30 per chiudere con l'esame degli ultimi emendamenti. Il provvedimento è atteso in aula il giorno successivo. E sono attese novità importanti. È stato definito l'emendamento che favorirà la compensazione tra crediti commerciali e debiti tributari. "Abbiamo fatto su questo due importanti passi avanti - spiega il relatore del Pd, Marco Causi - in particolare è stata accettata dalle Finanze l'idea che i crediti certificati abbiano una data e che quindi si possa così compensarli con i crediti tributari e contributivi. È stato poi deciso che saranno validi a questo fine i crediti vantati fino a tutto dicembre 2012, mentre prima la data limite era ad aprile, con un effetto di ampliamento della platea di restituzione".

LE PROPOSTE - Sul tavolo ci sarebbero altre due proposte sulle quali il governo sta effettuando valutazioni tecniche. La prima è quella di riconoscere la garanzia dello Stato su alcuni debiti, una certificazione che consentirebbe di fatto una ulteriore negoziabilità dei debiti, ampliando così - tramite la liquidità bancaria - i 40 miliardi di risorse destinate a ripagare i debiti e dare ossigeno alle imprese. Un ultimo nodo riguarda infine l'introduzione del "silenzio assenso" alla richiesta di pagamento dei debiti fatto dalle imprese.

(Affaritaliani.it)

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