Cina, giro di vite sui trust finanziari

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

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Nuova stretta regolamentare cinese sulle trust companies. Nella giornata odierna il governo avrebbe infatti disposto alcune linee guida con l’obiettivo di limitare le operazioni delle società creditizie che agiscono al di fuori del sistema bancario. Lo ha riferito la Reuters citando due fonti anonime vicine alla questione. La mossa evidenzia ancora una volta le crescenti preoccupazioni diPechino di fronte ai rischi sistemici del cosiddettoshadow banking, il sistema creditizio ombra che da anni prolifera in Cina e il cui giro d’affari, ad oggi, non è noto con certezza come evidenzia, per altro, la forte variabilità delle stime.

A finire sotto la lente del governo, in particolare, sono i cosiddetti wealth management products, ovvero i prodotti finanziari ad alto rendimento (molto rischiosi quindi) immessi sul mercato dagli stessi trust. Le compagnie, riferisce la Reuters, non potranno più fare ricorso alle strategie delle tipiche delle “fund pools”, le emissioni realizzate al solo scopo di rastrellare la liquidità necessaria per pagare i premi sui titoli già emessi. Gli asset gestiti dalle trust companies cinesi, riferisce ancora l’agenzia, ammontavano a dicembre a 1,8 trilioni di dollari evidenziando un valore superiore a quello del comparto assicurativo e inferiore soltanto a quello delle operazioni delle banche commerciali. A preoccupare, in modo particolare, è l’esposizione dei trust sul fronteimmobiliare. Nel corso del 2014, riferiva un mese fa Bloomberg, l’ammontare del debito in scadenza supererebbe i 100 miliardi di dollari. Il 50% in più rispetto all’anno passato.
Fonte: www.valori.it
Matteo Cavallito    @ cavallito@valori.it
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