" Wall Street è salva" di Giancarlo Marcotti

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

FotoSketcher - giancarlomarcotti-copia-1Non era cominciata bene la seduta al di là dell’Oceano, un dato macro decisamente negativo avevo condizionato le prime ore di contrattazione, ma alla fine Nasdaq e S&P500 terminano in positivo, mentre il Dow Jones fa segnare un microribasso.

 

Insomma più dei dati ha influito il sentiment, visto che nella Vecchia Europa i rialzi erano stati sostenuti (superiori al punto percentuale), Wall Street ha trovato la forza di risalire dai ribassi iniziali.

 

Ma cosa aveva fatto così incupire gli investitori americani? Un indice ISM inferiore alle attese. Il Manufacturing Index, infatti, calcolato dall’Institute of Supply Management che conduce un’indagine su 400 aziende ubicate in tutti gli Stati americani, si è fermato a 49,7 punti (ex 53,5 punti, consenso 52).

 

Ricordiamo che valori superiori a 50 punti indicano un periodo di crescita economica, mentre dati inferiori a tale livello denotano una recessione, l’aspetto più allarmante è che un valore così basso non lo si riscontrava dal luglio 2009!

 

Il campanello d’allarme è così suonato e non a caso i maggiori ribassi oggi sono stati fatti registrare dal comparto industriale, al momento però i listini a stelle e strisce non hanno pagato dazio, forse vogliono attendere l’inizio della stagione delle trimestrali per capire meglio che aria tira.

 

Insomma una situazione “d’attesa” per i mercati che sembrano così cauti ma fiduciosi.

 

Dow Jones (-0,07%) svetta JP Morgan (+1,54%) che continua a stazionare su questa quota di 36 dollari, segue AT&T (+1,51%) che invece stabilisce quasi giornalmente massimi di periodo, occorre tornare al giugno 2008 per trovare quotazioni simili, quindi altra grande performance per American Express (+1,44%) tornato sopra i 59 dollari ed in prossimità dei propri massimi storici stabiliti nel luglio 2007.

 

Sul fondo della classifica Du Pont (-2,25%) penalizzata da un downgrade di Jefferies (da “Buy” a “Hold”). Qualche presa di beneficio, vista la giornata, per General Electric (-1,68%) e per Bank of America (-1,59%).

 

S&P500 (+0,25%) ancora in vetta ai rialzi News Corp (+2,51%) evidentemente piace al mercato lo “sdoppiamento”, seguita da Visa (+2,42%) e Morgan Stanley (+2,42%).

 

Si conferma maglia nera Unitedhealth Group (-3,83%) per la quale continua a pesare la decisione di costituzionalità della riforma Obama. Male anche Emerson Electric (-2,53%) e Ford Motor (-2,09%).

 

Nasdaq (+0,55%) grande seduta per Sirius XM Radio (+7,3%) che termina sul massimo di giornata, seguito da Monster Beverage (+5,03%) il cui 2012, al momento, è straordinario (+62%) e Alexion Pharma (+4,56%).

 

Ribassi per Fastenal (-3,18%), Dollar Tree (-3,10%) e NetApp (-2,73%).

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