USA: IL PREZZO DEL COTONE ALLE STELLE, AUMENTANO I RISCHI DI INFLAZIONE

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

Il cotone vola ai massimi da 150 anni e tocca quota 1,6194 dollari alla libra a New York: è dalla guerra di Secessione (1861-1865) che il cotone non raggiungeva un livello così elevato. Un balzo che rafforza il rally delle commodity e alimenta i timori di inflazione a livello mondiale, agitando lo spettro della stagflazione, tanto da spingere il presidente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet a segnalare un possibile aumento dei tassi di interesse in futuro anche a fronte della debolezza di alcuni paesi dovuta alla crisi del debito europea. L'aumento delle materie prime spinge McDonald's a ritoccare al rialzo il proprio listino prezzi in alcune aree.
L'inflazione nell'area euro va tenuta strettamente sotto controllo, avverte Trichet invitando tutte le banche centrali ad assicurare che gli elevati prezzi degli alimentari e dell'energia (il petrolio ha chiuso in calo a New York, -1,4% a 87,72 dollari al barile, dopo che il ministro dell'energia dell'Arabia Saudita ha lasciato intendere che potrebbe aumentare la produzione) non prendano piede su scala mondiale. «Tutte le banche centrali, in periodi come questo in cui ci sono minacce inflazionistiche che vengono dalle materie prime, devono essere molto attente che non si inneschino effetti a catena sui prezzi», spiega Trichet riferendosi alla possibilità che i rincari energetici, attraverso le contrattazioni salariali, coinvolgano altri settori economici.
«Al momento» – spiega Trichet – la Bce non vede effetti di questo genere, ma non sarà la debolezza di economie come la Grecia e il Portogallo a impedire che l'Eurotower reagisca. La vigilanza contro l'inflazione e il rigore di bilancio sono la ricetta migliore per la ripresa economica in Europa. A mettere in guardia sulle pressioni inflazionistiche è anche il Fondo Monetario Internazionale (Fmi). «Gli elevati prezzi delle commodity e dei prodotti alimentari complicano l'outlook dell'economia mondiale, con l'inflazione e le aspettative di inflazione che iniziano ad accelerare. Mentre alcune banche centrali sembrano essere intenzionate ad accettare un aumento temporaneo dell'inflazione, in altri paesi cambi di rotta sono necessari per aiutare a mantenere l'espansione economica su una strada sostenibile» spiega il numero due del Fondo John Lipsky. ( Fonte: http://www.gazzettadelsud.it)
Autore: Serena Di Ronza
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