Co-op, interviene la FSA: a rischio l'acquisizione delle filiali di Lloyds?

Nel mese di dicembre aveva scombinato le carte nella finanza britannica la notizia per cui, ad essere nominata come acquirente privilegiato per le 632 filiali messe in vendita da Lloyds, era The Co-operative Bank. Vale a dire il ramo bancario del principale gruppo cooperativo britannico. Ma – ha fatto sapere il Sunday Telegraph nel corso del weekend – è intervenuta la Financial Services Authority. Che ha imposto a Co-op di rivedere la propria organizzazione interna.

Ciò potrebbe comportare, ad esempio, una ricapitalizzazione del valore di 3 miliardi di sterline. Oppure una nuova configurazione del board, per assicurare che vi siano rappresentate persone che – secondo i criteri della FSA – hanno un'adeguata expertise nel settore bancario. Attualmente Co-op, ad esempio, non ha un Ceo per la divisione bancaria.

Sarà proprio l'authority che regola il settore finanziario d'Oltremanica, d'altronde, ad avere l'ultima parola sull'acquisizione delle filiali che Lloyds ha dovuto mettere in vendita come condizione imposta dall'Unione europea per gli aiuti pubblici ricevuti in occasione della crisi finanziaria. Tale operazione, se andasse in porto, modificherebbe radicalmente l'assetto del gruppo. Attualmente, infatti, Co-op si occupa anche di agenzie di viaggio, agricoltura, servizi legali e altro. Ma la sua principale attività è la grande distribuzione. Con 632 nuove filiali, il peso si sposterebbe sempre di più verso il settore bancario. Che arriverebbe a rappresentare il 40% delle attività del gruppo. Con 5,5 milioni di clienti e asset pari a 30 miliardi di sterline.

Un portavoce di Co-op fa sapere che il gruppo sta lavorando insieme a Lloyds e alla FSA su una serie di questioni. E che i progressi raggiunti sono «buoni». Secondo una fonte di cui non è stata diffusa l'identità, tuttavia, «la visione della FSA sull'assetto dei vertici del gruppo è chiaramente diversa da quella di Co-op. Non è possibile che ci siano alcune regole che valgono per Co-op e regole diverse per tutti gli altri». ( Fonte: www.valori.it)