Auto Italia, calo doppia cifra in aprile, ma ordini positivi

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

http://l2.yimg.com/bt/api/res/1.2/5SQwNEyNwHeHp3FR7bbVlw--/YXBwaWQ9eW5ld3M7Y2g9MjkzO2NyPTE7Y3c9NDUwO2R4PTA7ZHk9MDtmaT11bGNyb3A7aD0yOTM7cT04NTt3PTQ1MA--/http://media.zenfs.com/en_us/News/Reuters/2013-05-02T162636Z_1_AMIE94119OH00_RTROPTP_2_OITTP-AUTO-ITALIA.JPGIl mercato dell'auto in Italia torna a calare a doppia cifra in aprile, dopo la pausa di marzo e nonostante quest'anno abbia un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso periodo del 2012, ma dagli ordini di aprile emerge un segno positivo.

Secondo i dati del ministero del Trasporti, le immatricolazioni di auto in Italia si attestano a 116.209 veicoli, in ribasso del 10,83% annuo.

Marzo aveva visto un calo limitato al 4,9% a causa del confronto 2012 particolarmente debole.

Fiat segna -14,1% a 35.094 veicoli; la sua quota di mercato sale al 30,2% dal 28,75% di marzo.

Panda, Punto, Ypsilon e 500 sono le auto più vendute in Italia, in quest'ordine. Le prime due estere sono Clio Renault e Volkswagen Golf.

In merito ai nuovi ordini che si rifletteranno sulle immatricolazioni dei prossimi mesi, secondo l'anticipazione dello scambio di dati tra Anfia (l'associazione dei produttori Fiat esclusa) e Unrae (associazione dei produttori esteri in Italia) "ad aprile i contratti siglati ammontano a circa 117.000, oltre il 4% in più rispetto ad aprile 2012".

Nei primi quattro mesi sono stati registrati 464.000 ordini, quasi il 14% in meno rispetto allo stesso periodo 2012.

Fiat, a inizio aprile, ha indicato come previsione 2013, immatricolazioni a 1,3 milioni, ipotizzando una ripresa nel secondo semestre a causa di un allentamento delle misure di austerità varate dai governi europei.

ASSOCIAZIONI CHIEDONO INTERVENTO GOVERNO

Anfia chiede "una seria politica industriale centrata sull'aumento dell'occupazione direttamente o indirettamente legata al settore e sul sostegno alle esportazioni, che rappresentano una vitale iniezione di ossigeno per l'intero sistema", dice il presidente Roberto Vavassori in una nota.

"Se verrà confermato questo trend l'anno potrebbe chiudersi a 1,1 milioni di unità, cioè 900.000 pezzi in meno rispetto alla soglia minima di sopravvivenza della filiera indicata dai maggiori analisti intorno ai 2 milioni di pezzi", dice Filippo Pavan Bernacchi, presidente dell'associazione dei concessionari Federauto, che chiede misure urgenti da parte del governo.

Unrae vede 1,35 milioni di veicoli immatricolati nel 2013, con gli interventi previsti dal governo su Imu e Iva.

Per il Centro Studi Promotor, "proiettando su base annua i dati dell'ultimo semestre il risultato atteso per il 2013 è un volume di immatricolazioni di 1.247.537 unità, con un calo del 50% sui livelli ante-crisi del 2007".

Lo scorso anno sono state vendute in Italia 1.402.089 automobili, il 44% in meno del livello pre-crisi.

(Stefano Rebaudo)

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post