L`Italia sprofonda nella corruzione - di Michele Sequenzia

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

http://www.rinascita.eu/mktumb640a.php?image=1386689491.jpgPer ogni 100 euro che il contribuente versa allo Stato, all'apparato amministrativo finanziario, almeno la metà va ad alimentare il mercato della corruzione, delle tangenti, degli imbrogli, delle camarille, dei trust paralleli, dei falsari, degli imbroglioni, delle tariffe gonfiate, dei prodotti scadenti, dell'inflazione crescente. Che cosa fa il governo?

Si sta rafforzando un parallelo sistema di ogni specie di corruttori, di gente improduttiva, di lobbies, strutture illegali, enti inutili che succhiano il sangue di noi cittadini. Andiamo verso la miseria. Cresce la massa dei poveri, dei bisognosi.

Siamo vittime di una enorme piovra, che stringe nei suoi tentacoli un intero popolo.

Si succedono governi e ministri, tecnici e super managers: tanti illustri Bocconiani e Sapientoni, zeppi di spocchia e di presunzione e tutto rimane fermo, bloccato, non si produce un euro di utile.

Gli incendi di Prato stanno scoppiando ovunque. Il territorio è avvelenato dai fumi tossici delle cosche mafiose, le piogge fanno crollare ponti, ferrovie, case, i vive in attesa di nuovi cataclismi...

 

Si parla di redditometro, di leggi speciali, di severi controlli, di stringenti esami, di fare più luce, di scoprire le enormi sacche di evasori totali... di far cessare il malgoverno, ma la corruzione resta tale e quale. Le statistiche dicono che siamo un popolo sempre più corrotto, sempre più indebitato. Siamo improduttivi da decenni, il costo della politica è altissimo, i nostri giovani non sono preparati, la nostra scuola produce ondate di disoccupati senza speranza.

Il sistema economico è in svendita. Aumenta la disoccupazione, cessa il lavoro. Oggi l'Italia è al 69° posto nel mondo nell'indice di corruzione, malgrado ogni sforzo per raddrizzare le nostre statistiche. Stiamo arretrando, mentre il contesto internazionale è in costante sviluppo.

Si viene a sapere che ci sono molti giovani universitari italiani, figli di papà, gente della buona borghesia, che non versano un centesimo di tasse, e che sono poi quelli che vanno in giro, all'Università, in vacanza, in discoteca, o a Parigi sempre in vacanza, proprietari di lussuose Ferrari Testa Rossa.

Il nostro “premier” Letta si renda conto che con la sua politica economica, di selvaggia fiscalità fine a se stessa, non si puo' produrre nulla di buono, che il debito pubblico è in continuo aumento. La corruzione alimenta il debito pubblico. Due mali che crescono entrambi stritolando il cittadino onesto. Letta si stizzisce, come uno studentello di terza media, se da Bruxelles gli fanno capire che le sue manovre sono inefficaci. Ci vuole ben altro per sanare questa economia italiana profondamente malata.

Ma Rehn si rende conto di come sopravvivono milioni di Italiani?

Cosa suggerisce costui? Come possono fare i contribuenti italiani ormai a secco di mezzi per sopravvivere?

Che cosa facciamo per Natale?

Ci prepariamo a passarlo, nudi e crudi, sotto i ponti?

Sepolti vivi, sotto la marea di inutili, improduttive tasse della " legge di stabilità?

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