Impossibile nascondere la crisi della Russia - di Loretta Napoleoni

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

http://static.internazionale.it/assets/img/authors/88.jpgQuando si chiuderanno i giochi olimpionici più costosi della storia - 50 miliardi di dollari spesi per trasformare Sochi in un mega parco olimpico - Vladimir Putin dovrà fare i conti con un'economia in declino. Gli indicatori economici del primo trimestre del 2014 dipingeranno sicuramente un'immagine ancora più deprimente di quella regalataci nell'ultimo trimestre del 2013. La crescita del Pil è infatti crollata dal 3,4 per cento del 2012 ad appena l'1,3 per cento dell'anno scorso. Difficile nascondere questa realtà, ed infatti il ministro dell'economia ha rivisto le previsioni di crescita, arrivando a  dichiarare  che nei prossimi 16 anni questa sarà inferiore alla media annuale mondiale.
Alla radice dei problemi c'è l'inefficienza del sistema economico russo e la gestione ancora a carattere "sovietico" di alcuni settori. L'investimento nazionale, ad esempio, è quasi inesistente. Nel 2013 era pari allo 0,3 per cento del Pil. I russi preferiscono portare i soldi fuori dai confini nazionali ed acquistare proprietà immobiliari a Londra.
Putin si sta dando da fare per impedire la fuga dei capitali che dal 2012 al 2013 è passata da 55 a 65 miliardi di dollari, così le imprese domiciliate in Russia e registrate all'estero non potranno accedere al credito bancario, ai sussidi statali o partecipare alle gare di appalto dello Stato.
Il problema vero è la scarsa fiducia che gli uomini d'affari ripongono in Putin. Il trattamento poco ortodosso riservato per l'ex proprietario di Yukon, Mikhail Khodorkovsky, si è trasformato in un boomerang per il Cremlino, che molti percepiscono identico a quello della guerra fredda.
In alcuni settori, come quello ferroviario, lo scarso dinamismo è frutto del mantenimento di alcuni tratti tipici della vecchia Unione Sovietica. L'investimento e la manutenzione sono pressoché inesistenti, sebbene l'85 per cento del commercio russo viaggi su strada ferrata (negli Stati Uniti ed in Cina questa percentuale è molto più bassa, rispettivamente il 49 ed il 16 per cento).
Nei prossimi 10 anni sarà necessario rinnovare circa un quarto dell'intero parco ferroviario, pari a circa 350 mila nuovi vagoni, per un costo di 25 miliardi di dollari, appena la metà di quanto sono costati i giochi di Sochi. Ma come tutti sanno l'efficienza commerciale non fa spettacolo, mentre le olimpiadi e i mondiali di calcio ormai sono diventati un palcoscenico dove i governi, anche i più inefficienti e barbari, possono pavoneggiarsi davanti alle telecamere mondiali.

Fonte: www.caffe.ch
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