MEMMT VS MAINSTREAM - di Andrea Terzi

Pubblicato il da borsaforextradingfinanza

La visione della moneta civilizzata (cioé MMT, o Modern Monetary Theory) ha precedenti storici:

In primo luogo, la nozione sviluppata da Adam Smith: la ricchezza di una nazione è misurata non dal valore monetario ma dalla sua capacità di produrre beni e servizi. In secondo luogo, la nozione del denaro sviluppata da John Maynard Keynes: ogni Stato moderno ha il diritto di dichiarare ciò che è la sua moneta. Mentre il concetto di Smith accenna alla piena occupazione come primario obiettivo politico, quello di Keynes fa riferimento alla gestione della moneta come uno strumento per raggiungere tale scopo. Inoltre, la MMT riconosce esplicitamente che la valuta è un monopolio pubblico. Questo ci porta a distinguere il sistema monetario attuale dal tradizionale paradigma monetarista-keynesiano. Ciò che segue è un sunto di ogni punto di lettura chiave sulle differenze tra i due modelli: il paradigma monetarista-Keynesiano (KM) e la visione civilizzata della moneta (o MMT)

1. KM – La Banca Centrale controlla l’offerta della moneta indirettamente attraverso il suo potere di controllare la base monetaria.

MMT – Il settore privato usa i depositi bancari come moneta e i depositi bancari non sono controllati direttamente dalle Banche Centrali: essi derivano sia dalla spesa del governo sia dalla concessione dei prestiti.

2. KM – Poiché la Banca Centrale controlla l’offerta di moneta, controlla anche il tasso di interesse nominale nel mercato monetario.

MMT – Poiché è il monopolista della moneta, la Banca Centrale controlla il tasso di interesse.

3. KM – Il tasso di interesse nominale è determinato dalle preferenze dei privati in termini di risparmi reali e investimenti, come pure dalle aspettative sull’inflazione.

MMT – La Banca Centrale ha il potere di controllare il tasso di interesse ad ogni scadenza: il tasso di interesse è, semplicemente, un fenomeno monetario.

4. KM – Un’espansione monetaria può incrementare la produzione e l’occupazione e, a un certo punto, generare inflazione.

MMT – Qualsiasi operazione con cui la Banca Centrale compra o vende asset finanziari non rende il settore privato più ricco e ha piccole o nessuna conseguenza sulle decisioni di spesa privata.

5. KM – Le decisioni del governo sono ampiamente guidate da obiettivi politici di breve periodo, cosi la gestione della moneta dovrebbe essere responsabilità di una istituzione indipendente con un orizzonte di lungo termine.

MMT – Mentre la politica monetaria può solo fissare il tasso di interesse, la politica fiscale è molto più potente dal momento in cui qualsiasi deficit del settore governativo genera un equivalente surplus finanziario del settore privato influenzando le decisioni sulla spesa.

6. KM – La tasse servono a finanziare la spesa governativa.

MMT – Poiché la spesa del governo preleva risorse dal settore privato e simultaneamente genera redditi e ricchezza nello stesso, causerà inflazione dovuto a un eccesso di domanda a meno che un adeguato ammontare di tasse non dreni denaro dal settore privato.

7.KM – Se il governo spende più di quanto tassa, deve prendere in prestito fondi dal settore privato, e questo riduce i capitali del settore privato.

MMT – A meno che non perde il suo potere di definire cosa sia la moneta, il governo è l’emettitore della valuta: non fronteggia vincoli finanziari e prima spende o presta, dopo l’economia ha le risorse necessarie per pagare le tasse e comprare i titoli di Stato.

8. KM – La stabilità dei prezzi è una precondizione per la crescita economica e la creazione del lavoro.

MMT – Il deficit del governo, nella misura in cui garantisce il soddisfacimento del desiderio del settore privato di accumulare risparmi, è una precondizione per la piena occupazione.

Fonte: http://www.mecpoc.org/2012/02/a-civilized-money-view-vs-keynesian-monetarism/

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